PSR Sicilia 2014 – 2020

facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

Il nuovo Piano di Sviluppo Rurale è stato approvato dalla Comunità Europea, dando il via a tutto l’iter che verosimilmente in primavera potrebbe vedere la pubblicazione dei primi bandi.

Il nuovo piano, differentemente da quello precedente si articola in Priorità, Aree Focus, Misure e Sotto Misure.

Questo è il momento della pianificazione, per non farsi poi trovare impreparati nel momento in cui usciranno i bandi.

Tra i beneficiari ammissibili dal PSR ci sono gli Agriturismo, che hanno l’opportunità di pianificare degli investimenti mirati al potenziamento ed al miglioramento dei propri servizi, creando un valore aggiunto per il cliente che può influire in modo determinante per la loro attività.

Aumentare i servizi per differenziare l’offerta e diventare più competitivi nel mercato è un obiettivo da perseguire. Per riuscirci, una via dovrebbe essere quella di puntare sulla proposta di una vacanza attiva, regalando al cliente un’esperienza ricca emozioni, in poche parole: indimenticabile.

Fra i tanti interventi che possono essere ammessi a finanziamento proponiamo di seguito alcune idee che rientrano a pieno titolo nella categoria “esperienze memorabili” e che siamo pronti in qualsiasi momento ad approfondire dietro una semplice richiesta.

Alcune idee per nuovi progetti da presentare con il Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2020:

Su tutti questi progetti la nostra organizzazione è in grado di offrire tutti o alcuni dei seguenti servizi:

  • Consulenza
  • Progettazione
  • Realizzazione
  • Fornitura

Riportiamo di seguito un estratto delle linee guida approvate, preludio dei futuri bandi.

Per le attività agrituristiche, la sottomisura di riferimento è la 6.4.

Obiettivo della sottomisura 6.4 Psr Sicilia 2014 -2020
La competitività delle imprese agricole può essere conseguita anche attraverso lo sviluppo di attività complementari a quella agricola, soprattutto nelle aree svantaggiate e nelle aree fortemente antropizzate, nelle quali la crescita e il rafforzamento delle imprese agricole sono spesso ostacolati da vincoli naturali e limiti infrastrutturali.
Il sostegno all’introduzione e allo sviluppo delle attività agrituristiche accompagna le imprese agricole nel percorso di diversificazione, ponendo particolare attenzione alle attività che sfruttano le potenzialità territoriali e rispondono alle esigenze espresse dai mercati e dai consumatori, sempre più orientati verso nuovi servizi.
Saranno incentivati gli interventi finalizzati alla produzione di beni e servizi complementari all’attività agricola nei settori dell’artigianato, del turismo, della ristorazione, della didattica, dell’ambiente, del commercio e del sociale; in questo modo si favorirà una maggiore integrazione delle imprese agricole a livello territoriale con gli altri settori produttivi, economici e sociali e si valorizzerà la funzione dell’agricoltura non solo dal punto di vista economico, ma anche di presidio e tutela del territorio, del paesaggio e dell’ambiente.
Tipo di supporto
L’aiuto può essere concesso sotto forma di contributo in conto capitale o attraverso altri strumenti finanziari.
E’ possibile il versamento al beneficiario di un anticipo con le modalità disposte dal paragrafo 4 dell’articolo 45 del Regolamento (UE) n. 1305/2013. Pertanto, per gli interventi ammessi a finanziamento, l’importo dell’anticipo è pari al 50% del contributo concesso.
Beneficiari
Possono essere beneficiari della sottomisura i seguenti soggetti:

  • impresa agricola individuale;
  • società agricola;
  • società cooperativa agricola;
  • impresa associata agricola.

Spese ammissibili

  • ristrutturazione di fabbricati rurali esistenti da destinare ad uso agrituristico;
  • costruzione, ampliamento e adeguamento di servizi igienico-sanitari e tecnologici (impianti termici, idrosanitari, elettrici, ecc.), attraverso l’introduzione di tecnologie innovative volte al risparmio energetico e allo sfruttamento di energia proveniente da fonti rinnovabili necessaria all’attività agrituristica;
  • predisposizione, in ambito aziendale, di aree attrezzate per l’agricampeggio e la sosta di roulotte e caravan, per attività ricreativo-culturali, aree pic-nic;
  • costituzione e/o attrezzatura di percorsi aziendali ciclo-pedonali e ippoturistici;
  • acquisto di programmi informatici ed applicazioni varie, compresa la predisposizione di siti aziendali, a supporto dell’attività agrituristica.

Caratteristiche del richiedente
risultare “agricoltore in attività”, come definito dall’articolo 9 del Regolamento (UE) n. 1307/2013;
essere in possesso di specifiche autorizzazioni:

  • per i nuovi agriturismi – certificato di connessione rilasciato nei 12 mesi antecedenti la domanda di finanziamento;
  • per gli agriturismi già attivi – certificato di connessione rilasciato nei 12 mesi antecedenti la domanda di finanziamento, il certificato di connessione aggiornato a seguito di verifica triennale o controllo effettuati nei 12 mesi antecedenti la domanda di finanziamento.

Ricordiamo che per avviare l’attività agrituristica, a livello legale, per l’imprenditore agricolo è obbligatorio chiedere l’iscrizione all’Elenco regionale degli operatori agrituristici presso la Commissione provinciale per l’agriturismo, situata in ogni sede provinciale del Servizio Ispettorato Funzioni Agricole (in modo che venga verificato che sussistano le condizioni per l’avvio dell’attività).

Alla domanda, seguirà un  sopralluogo da parte del funzionario regionale che determinerà le giornate lavorative  nel fondo, sulla base delle quali assegnerà le giornate lavorative in agriturismo,  secondo la rispettiva percentuale di 51 e 49%.

Successivamente la normativa regionale prevede che ogni agricoltore che voglia  intraprendere l’attività debba fare domanda al Sindaco del Comune dove è ubicato il  fondo agricolo nel quale si vuole esercitare l’attività stessa.

La domanda va accompagnata da una relazione che indichi esattamente quali attività, tra quelle permesse, si vuole svolgere; inoltre va presentata una documentazione che attesti il  titolo di possesso dei terreni interessati all’attività; è richiesto infine copia dei libretti  sanitari degli operatori ed il parere della locale Azienda Sanitaria su strutture e impianti dell’agriturismo che si vuole realizzare.

Rientrano tra tali attività:

  • dare stagionalmente alloggio, per soggiorno, in appositi locali aziendali a ciò adibiti (generalmente le leggi regionali fissano ad un minimo di 60 giorni il periodo obbligatorio di apertura degli agriturismo).
  • ospitare stagionalmente, in spazi aperti, turisti campeggiatori dotati di tende o altro mezzo di soggiorno autonomo, con un massimo di 6 tende e 12 ospiti, per aziende aventi una superficie di almeno 2 ettari e situate in zone montane e svantaggiate; nelle zone diverse, l’ospitalità in spazi aperti è consentita solo in quelle individuate dai Comuni.
  • organizzare a favore degli ospiti attività didattiche, culturali e ricreative nell’ambito dell’azienda, purché tipiche dell’ambiente rurale, ed in connessione con le attività agricole aziendali;
  • somministrare agli ospiti aziendali per la consumazione sul posto, pasti, alimenti e bevande ivi comprese quelle a carattere alcolico e superalcolico, nei limiti e con le modalità della normativa vigente in materia costituiti prevalentemente da prodotti dell’azienda o comunque da prodotti tipici regionali.

La legge Nazionale prevede tra le attività agrituristiche anche quella di ristorazione, purché ricavati prevalentemente da materie prime dell’azienda. Sono in ogni caso consentiti la degustazione e l’assaggio dei prodotti aziendali.

 

Se vuoi saperne di più sui progetti contattaci compilando il form o chiama il 331.7075029

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.